Coglionello disoccupato II

[ErnestoTrollLesto]

Coglionello non ha mai lavorato,
da sempre nullafacente e disoccupato.
Eppure ha provato ad essere attivo
nonostante un chiaro deficit cognitivo.

Cameriere, netturbino, persino becchino,
Ogni volta la risposta è un secco “non ci sei vicino”.
Con la testa bassa e il cuore pieno di male,
Coglionello si chiede se il suo vivere vale.

Coglionello, Coglionello, stupido e ritardato,
prova il mondo virtuale ma anche lì è rifiutato.
Ogni sguardo, ogni voce è una ferita che fa male,
Deriso e scartato, si sente un uomo banale.

Entra in chat, la notte è lunga e gelata,
Non dorme più,la sua vita è spezzata.
Vorrebbe una donna, una parola d'amore,
Ma trova solo scherno, nessuno gli dà valore.

Prova a trollare, a far sentire la sua voce,
Ma anche lì lo deridono con piglio feroce.
Lo prendono a male parole, lo cacciano via,
E Coglionello si perde nella sua agonia.

Coglionello, Coglionello, stupido e ritardato,
prova il mondo virtuale ma anche lì è rifiutato.
Ogni sguardo, ogni voce è una ferita che fa male,
Deriso e scartato, si sente un uomo banale.

Vorrebbe gridare, farsi sentire,
Ma il mondo lo respinge, non lo lascia reagire.
Ogni notte diventa un altro inferno,
Coglionello resta solo, nel suo gelo eterno.

Coglionello, Coglionello, condannato a vagare,
Nessuno lo vuole, nessuno lo sa ascoltare.
In chat e nella vita, è sempre messo in disparte,
Povero Coglionello sfigato senza arte né parte.


Testo e musica di ErnestoTrollLesto con la collaborazione di Radici nel Cemento

[Pelatone]

Meravigliosa, complimenti, davvero!