Koglionello con la Kappa a Riccione
“Quando pensi davvero di farla finita
Arriva una Kappa e ti cambia la vita
Se prima con la C ero goffo e insicuro
Adesso con la Kappa sono un vero duro
Koglionello con la Kappa è un’altra storia
Non caverò più con il culo cicoria
E poi le donne mi salteranno addosso
Non troverò più il semaforo rosso”.
Così pensava Koglionello contento
Mentre guidava la Cinquecento
Una vecchia automobile avuta in eredità
Da una zia passata nell’aldilà
Si ferma al rifornimento con il catorcio
due Euro di benzina perché è spilorcio
parte in vacanza direzione Riccione
con il sacco a pelo dormirà in stazione.
Si sente più fico il nostro Koglionello
Si è convinto persino di essere bello
E che la kappa gli cambi il destino
Da uomo inguardabile ad uomo carino
Che poi diventi anche intelligente
Non è possibile, non è vero per niente
Ma d’altra parte alcun uomo o bambino
Ammetterà mai di essere nato cretino?
“Vorrei tatuarmi una Kappa sul petto”
Pensa Koglionello , “sarebbe perfetto”
Ma non avendo un euro per il tatuaggio
Si raschia la pelle come un selvaggio
Or che la Kappa sul petto ha creato
La mostra orgoglioso trattenendo il fiato
Pensa “Son pronto per andare in spiaggia
Per latin lover e playboy sarò una minaccia”.
Se qualcuno di voi lo potesse vedere
Risate e lacrime non potrebbe trattenere:
Koglionello bianco e panzuto col tanga
Che sfila in spiaggia sculettando con l’anca
Con le mani sui fianchi e la Kappa sul torace
Si crede davvero un uomo rude e verace
Poi quando è sicuro di essere guardato
Fa un salto in mare con un tuffo avvitato
Ma ricordandosi che non sa nuotare
Esce immediatamente per non affogare
Si stende al sole come un baccalà
Aspettando che una donna passi di là
Ma dopo sei ore non lo guarda nessuna
Nemmeno una donna, né bionda, né bruna.
Poco male se nessuna donna arriva
Sarò io stesso a prendere l’iniziativa
Sul bagnasciuga vedo già una bionda
Emergerò come un Adone dall’onda
“Buongiorno signorina, io sono Koglionello
Con la Kappa nel nome scritta a stampatello
Di professione troll disoccupato
Se mi offre la cena sarei molto grato"
La donna vedendo quella bestia con la kappa
Si alza di scatto e terrorizzata scappa
Gridando: “Aiuto, c’è un mostro marino”
Ed in suo soccorso arriva il bagnino
Il bagnino uomo di grande esperienza
Capisce subito che non è un’emergenza,
“Tranquilla signorina, è solo un Koglione
Ecco dove va la Kappa per questo minchione”
Così il bagnino in quattro e quattrotto
Scaraventa Koglionello in un canotto
Gli infila nel collo una ciambella
E lo lascia al largo come un’anatrella
Koglionello grida “Aiuto, non so nuotare”
Ma il pesce padulo sente arrivare
Come tutti sanno il pesce padulo
Adora infilarsi nel buco del culo
Povero Koglionello, non è bastata la kappa
In un’altra disgrazia nuovamente incappa
Gli brucerà il culo, questo è sicuro
Ma lui non molla, è un uomo duro
State certi che comunque vada a finire
Tornerà di nuovo a farci divertire
Con la kappa o altra lettera dell’alfabeto
Noi siamo la giostra e lui è il criceto.