Erano le 21:00 di un giorno di febbraio quando il troll Kurgan mise nuovamente piede in chat single.
“Hehehehhe - mormorava tra sè - ora mi divertirò ad infastidire gli utenti in chat.”
Cominció tabbando User_ , il quale non rispose.
Continuó aggredendo altri utenti. Ma questi ultimi erano di passaggio ed infatti abbandonarono subito la chat.
L’ira di cui bolliva Kurgan anziché placarsi divampava di fronte alle indifferenze dei primi utenti, fin quando trovó finalmente pane per i suoi denti: Pollon.
Kurgan: “Eccoti, Pollon!”
Pollon: “Cosa vuoi da me?!”
Kurgan: “Sono un emissario del Supremo, il mio compito e’ diffondere qui odio per far sprofondare la chat negli abissi. Pollon tu sei debole, capito Zaganga?!
Pollon: “Oh mio Dio che idiota!”
Kurgan: “Pollon tu sei il testicolo mancato dell’album dei Pink Floyd, sei brutta come un goblin, sei debole zaganga!”
Pollon: “È un sottoposto del Supremo, da quel che dice. È debole, eppure non riesco a neutralizzarlo! Continua a ferirmi, come posso reagire?! Perché sono così debole vorrei fare qualcosa! Basta Kurgan, smettila!”
Phrancesko fece il suo ingresso in chat.
Phrancesko: “Basta così, Pollon, sei stata forte a resistere fino ad ora. Ora ci penso io!!”
Kurgan: “Ahhaha Phrancesko, pensi di essere così forte da sconfiggermi?! Patetico goblin, testicolo evitarato dei Pink Floyd.”
Phrancesko: “Sei solo una marionetta nelle mani del Supremo, sei un contenitore vuoto incapace di esprimere emozioni! I tuoi insulti da 4 soldi sono il riflesso della tua pochezza spirituale, non riesci nemmeno a tagliare i fili di chi dall’alto ti comanda.
E leggendo tali parole, Kurgan impazzì.
Kurgan: “Maledetto Zaganga, Zaganga, Zaganga ( X 10)
Kurgan è stato bannato dal canale per spam.
Pollon: “ Grazie Phrancesko, sei il mio eroe!”
Phrancesko: “Figurati Pollon. Ma sei troppo remissiva, devi diventare più forte. Probabilmente Infinity puó allenarti!”
In ogni caso quello era un troll da 4 soldi. Ma colui che mi spaventa è il Supremo. Chi è?! Riuscirò mai a sconfiggerlo?! Tempi bui attendono IrC!
Pollon: “Vero. Ora stacco che è tardi. A presto Phrancesko!”
E la notte cade come un telo, a smorzare gli occhi ed i telefonini, e Pollon dietro un vetro… guarda fuori!
